Processo a George Brown

GIUDICE: Ey, ey, ey silenzio a voi, si apre il processo a George Brown,
l’imputato la notte tra l’otto e il nove svaligiava una gioielleria.

P.M. La parola alla difesa.

IMPUTATO: Ey, ey, ey, ma voi siete matti…non serve la difesa qui ci penso io…io George Brown del ’53, madre Lady Mary, padre non ce n’è. Ey, ey, ey ascoltate me, io non c’entro niente vi giuro che tra l’otto e il nove fatalità mi trovavo proprio a passare di là.

CORO: Non è vero, non è vero…George Brown non è vero….

IMPUTATO: Ma come no, ma come no, vi giuro giudice è la verità lo sanno tutti che sono un musicista, la notte signori, io faccio l’artista. Ey, ey, ey, ascoltate me, io non c’entro niente vi giuro che, tutte le notti io vado a cantare non ho le mani sporche non vado a rubare.

TESTIMONE: Sì George Brown io ti conosco, eh, eh…eh, eh…ti ho sentito cantare una volta, ma quant’eri stonato….ah, ah….

PUBBLICO: Ah, ah, ah….

MUSICISTA: George, George…ti ricordi di me?

IMPUTATO: Mi sembra di conoscerti.

MUSICISTA: Suonavo la tromba con te!

IMPUTATO: Ma certo, ma certo, ma come no…avete udito tutti la verità voi sapete chi sono veramente,
giurati, giudice…io sono un innocente. Ey, ey, ey…ascoltate me Ey, ey, ey ascoltate me,
io non c’entro niente vi giuro che tra l’otto e il nove fatalità mi trovavo proprio a passare di là.

PUBBLICO: Io ci credo, io ci credo….George Brown io ci credo

IMPUTATO: Ma come no, ma come no, vi giuro giudice è la verità lo sanno tutti che sono un musicista,
la notte signori, io faccio l’artista. Ey, ey, ey, ascoltate me, io non c’entro niente vi giuro che,
tra l’otto e il nove fatalità, mi trovavo proprio a passare di là.

GIUDICE: Bene…George Brown assolto per insufficienza di prove

IMPUTATO: Ve lo dicevo che sono un artista.