Il testamento di Tito

Album

È contenuto nei seguenti album:

1970 La buona novella
2005 In direzione ostinata e contraria
2008 In direzione ostinata e contraria
2008 Effedia sulla mia cattiva strada

Testo Della Canzone

Il testamento di Tito di Fabrizio De Andrè

“Non avrai altro Dio all’infuori di me,
spesso mi ha fatto pensare:
genti diverse venute dall’est
dicevan che in fondo era uguale.

Credevano a un altro diverso da te
e non mi hanno fatto del male.
Credevano a un altro diverso da te
e non mi hanno fatto del male.

Non nominare il nome di Dio,
non nominarlo invano.
Con un coltello piantato nel fianco
gridai la mia pena e il suo nome:

ma forse era stanco, forse troppo occupato,
e non ascoltò il mio dolore.
Ma forse era stanco, forse troppo lontano,
davvero lo nominai invano.

Onora il padre, onora la madre
e onora anche il loro bastone,
bacia la mano che ruppe il tuo naso
perché le chiedevi un boccone:

quando a mio padre si fermò il cuore
non ho provato dolore.
Quanto a mio padre si fermò il cuore
non ho provato dolore.

Ricorda di santificare le feste.
Facile per noi ladroni
entrare nei templi che rigurgitan salmi
di schiavi e dei loro padroni

senza finire legati agli altari
sgozzati come animali.
Senza finire legati agli altari
sgozzati come animali.

Il quinto dice non devi rubare
e forse io l’ho rispettato
vuotando, in silenzio, le tasche già gonfie
di quelli che avevan rubato:

ma io, senza legge, rubai in nome mio,
quegli altri nel nome di Dio.
Ma io, senza legge, rubai in nome mio,
quegli altri nel nome di Dio.

Non commettere atti che non siano puri
cioè non disperdere il seme.
Feconda una donna ogni volta che l’ami
così sarai uomo di fede:

Poi la voglia svanisce e il figlio rimane
e tanti ne uccide la fame.
Io, forse, ho confuso il piacere e l’amore:
ma non ho creato dolore.

Il settimo dice non ammazzare
se del cielo vuoi essere degno.
Guardatela oggi, questa legge di Dio,
tre volte inchiodata nel legno:

guardate la fine di quel nazzareno
e un ladro non muore di meno.
Guardate la fine di quel nazzareno
e un ladro non muore di meno.

Non dire falsa testimonianza
e aiutali a uccidere un uomo.
Lo sanno a memoria il diritto divino,
e scordano sempre il perdono:

ho spergiurato su Dio e sul mio onore
e no, non ne provo dolore.
Ho spergiurato su Dio e sul mio onore
e no, non ne provo dolore.

Non desiderare la roba degli altri
non desiderarne la sposa.
Ditelo a quelli, chiedetelo ai pochi
che hanno una donna e qualcosa:

nei letti degli altri già caldi d’amore
non ho provato dolore.
L’invidia di ieri non è già finita:
stasera vi invidio la vita.

Ma adesso che viene la sera ed il buio
mi toglie il dolore dagli occhi
e scivola il sole al di là delle dune
a violentare altre notti:

io nel vedere quest’uomo che muore,
madre, io provo dolore.
Nella pietà che non cede al rancore,
madre, ho imparato l’amore”.

Il testo contenuto in questa pagina è di proprietà dell’autore. WikiTesti è un’enciclopedia musicale con lo scopo di far conoscere a quante più persone possibile il panorama musicale.

[nextpage title=”Accordi per chitarra”]

Accordi

F#m                 D
Non avrai altro Dio all'infuori di me

A7                      D
spesso mi ha fatto pensare

Bm            G9
genti diverse venute dall'est

D
dicevan che in fondo era uguale

A                    D
Credevano a un altro diverso da te

  A
e non mi hanno fatto del male

D    A                    D
Credevano a un altro diverso da te

  A
e non mi hanno fatto del male

Bm           G
Non nominare il nome di Dio

Em                D
non nominarlo invano

Bm              G
Con un coltello piantato nel fianco

                            D
gridai la mia pena e il suo nome

Em
ma forse era stanco

          F#m
forse troppo occupato

Em                      D
e non ascolto' il mio dolore

Em
Ma forse era stanco

          F#m
forse troppo lontano

G                    D
davvero lo nominai invano

Bm7            G9
Onora il padre onora la madre

                           D
e onora anche il loro bastone

Bm7           G9
bacia la mano che ruppe il tuo naso

G                           D
perche' le chiedevi un boccone

Em                           F#m
quando a mio padre si fermo' il cuore

Em               D
non ho provato dolore

Em                       F#m
Quando a mio padre si fermo' il cuore

A                  D
non ho provato dolore

Bm7                 D6
Ricorda di santificare le feste

  G                 D
Facile per noi ladroni

Bm7
entrare nei templi

G9
che rigurgitan salmi

G                       D
di schiavi e dei loro padroni

G              D
senza finire legati agli altari

G                D
sgozzati come animali

G              F#m
Senza finire legati agli altari

G                  D
sgozzati come animali

Bm7            D6
Il quinto dice non devi rubare

G                       D
e forse io l'ho rispettato

Bm7
vuotando in silenzio

G9
le tasche gia' gonfie

G                        D
di quelli che avevan rubato

G
ma io senza legge

         D
rubai in nome mio

G                          D
quegli altri nel nome di Dio

A9
Ma io senza legge

      D
rubai in nome mio

G                          D
quegli altri nel nome di Dio

Dm Gm Dm Dm Bm7
            Non commettere atti

G9
che non siano puri

G                         D
cioe' non disperdere il seme

Bm7
Feconda una donna

G9
ogni volta che l'ami

G                     D
cosi' sarai uomo di fede

G
poi la voglia svanisce

     D
e il figlio rimane

G                    D
e tanti ne uccide la fame

G9
lo forse ho confuso

      D
il piacere e lamore

G                    D
ma non ho creato dolore

Bm7            G9
Il settmo dice non devi ammazzare

G                          D
se del cielo vuoi essere degno

Bm7             G9
Guardatela oggi questa legge di Dio

G                          D
tre volte inchiodata nel legno

G                        D
guardate la fine di quel nazareno

       G                D
e un ladro non muore di meno

G9                  D
Guardate la fine di quel nazareno

       G                  D
e un ladro non muore di meno

Bm7            G9
Non dire falsa testimonianza

  G                       D
e aiutali a uccidere un uomo

Bm7
Lo sanno a memoria

G9
il diritto divino

G                         D
e scordano sempre il perdono

G
ho spergiurato su Dio

D
e sul mio onore

     G                D
e no non ne provo dolore

G9
Ho spergiurato su Dio

D
e sul mio onore

     G                D
e no non ne provo dolore

Bm7            G9
Non desiderare la roba degli altri

G                     D
non desiderarne la sposa

Bm7             G9
Ditelo a quelli chiedetelo ai pochi

G                           D
che hanno una donna e qualcosa

Em
nei letti degli altri

        D
gia' caldi d'amore

G                  D
non ho provato dolore

G9                       D
L'invidia di ieri non e' gia' finita

G                       D
stasera vi invidio la vita

Bm7
Ma adesso che viene

     D
la sera ed il buio

   G9               F#m7
mi toglie il dolore dagli occhi

D Bm7
  e scivola il sole

G9
al di la' delle dune

G                     D
a violentare altre notti

G                   D
io nel vedere quest'uomo che muore

G                  D
madre io provo dolore

G9                     D
Nella pieta' che non cede al rancore 

  G6  Dm
madre 

Gm Dm Dm

***

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *