Firenze – Ivan Graziani

Album

È contenuto nei seguenti album:
1995 Fragili fiori… Livan
1980 Viaggi e intemperie

Testo Della Canzone

Firenze – Ivan Graziani

Firenze lo sai, non è servita a cambiarla
la cosa che ha amato di più è stata l’aria lei ha disegnato,
ha riempito cartelle di sogni ma gli occhi
di marmo del Colosso Toscano guardano troppo lontano.
Caro il mio Barbarossa, studente in filosofia
con il tuo italiano insicuro certe cose le sapevi dire.
Oh lo so, lo so, lo so, lo so bene,
lo so una donna da amare in due in comune fra te e me.
Ma di tempo ce n’è in questa città
fottuti di malinconia e di lei.
Per questo canto una canzone triste, triste, triste…
Triste come me. E non c’è più nessuno
che mi parli ancora un pò€™ di lei,
ancora un po’ di lei.
E non c’è più nessuno che mi parli ancora un pò di lei,
ancora un po’ di lei.
Ricordo i suoi occhi, strano tipo di donna
che era quando gettò i suoi disegni con rabbia giù da Ponte Vecchio

“Io sono nata da una conchiglia” diceva
“La mia casa è il mare e con un fiume no,
non la posso cambiare”
Caro il mio Barbarossa,
compagno di un’€™avventura certo che se lei se n’è andata no,
non è colpa mia.
Oh lo so, lo so, lo so,
la tua vita non cambierà
ritornerai in Irlanda con la tua laurea in filosofia
ma io che farò in questa città ?
Fottuto di malinconia e di lei.
Per questo canto una canzone triste, triste, triste…
Triste come me.
E non c’è più nessuno che mi parli ancora un pò€™ di lei,
ancora un pò€™ di lei.
E non c’è più nessuno
che mi parli ancora un pò€™ di lei,
ancora un pò€™ di lei

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RE-                                SOL-
Firenze lo sai, non è servita a cambiarla
   DO                               FA      LA7
la cosa che ha amato di più€” è stata l'aria.
    RE-                                    SOL-
Lei ha disegnato ha riempito cartelle di sogni
       DO                                           FA        LA7
ma gli occhi di marmo del colosso Toscano, guardano troppo lontano.
RE                                   SOL
Caro il mio Barbarossa, studente in filosofia
    RE                                     SOL
col tuo italiano insicuro, certe cose le sapevi dire
       RE                            SOL
ooh lo so lo so lo so, lo so bene lo so,
         RE                              SOL
una donna da amare in due, in comune fra te e me
      RE         MI-    RE       SOL
ma di tempo ce n'è, in questa città,
  RE            MI-        LA7
fottuti di malinconia e di lei.
                        RE                   FA#
Per questo canto una canzone triste triste triste,
                SI-                   FA#               SI-
triste triste triste, triste triste triste, triste come me.
          SOL     RE          LA                     MI-
E non c'è più nessuno, che mi parli ancora un po' di lei,
 LA       SOL    RE
ancora un po' di lei.
          SOL     RE          LA                     MI-
E non c'è più nessuno, che mi parli ancora un po' di lei,
 LA       SOL    RE
ancora un po' di lei . . . . . . . .
RE-                                            SOL-
Ricordo i suoi occhi, strano tipo di donna che era
DO                                            FA             LA7
quando gettò i suoi disegni con rabbia giù€” da Ponte Vecchio.
RE-                              SOL-
Io sono nata da una conchiglia diceva,
       DO                      DO7             FA            LA7
la mia casa è il mare, con un fiume no, non lo posso cambiare.
RE               RE7+                  SOL
Caro il mio Barbarossa, compagno di un'avventura
RE                                        SOL
certo che se lei se n'è andata, no, non è colpa mia
       RE                              SOL
ohh lo so lo so lo so, la tua vita non cambierà
  RE            RE7+                          SOL
ritornerai in Irlanda, con la tua laurea in filosofia
      RE     MI-     RE        SOL
ma io che farò, in questa città
  RE            MI-        LA7
fottuto di malinconia e di lei.
                        RE                   FA#
Per questo canto una canzone triste triste triste,
                SI-                   FA#               SI-
triste triste triste, triste triste triste, triste come me.
          SOL     RE          LA                     MI-
E non c'è pi— nessuno, che mi parli ancora un po' di lei,
 LA       SOL    RE
ancora un po' di lei.
          SOL     RE          LA                     MI-
E non c'è più€” nessuno, che mi parli ancora un po' di lei,
 LA       SOL    RE
ancora un po' di lei . . . . . . . .

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